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 venerdì 29 marzo 2019

ROMA

Un sosia del cervello umano in silicio

di Redazione


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Progettare un ‘sosia’ in silicio del cervello umano, una piattaforma tecnologica che permetta di scoprirne i segreti più profondi, come il grande acceleratore del Cern di Ginevra fa con i segreti della materia: è questo l’obiettivo ambizioso di uno dei maggiori programmi di ricerca promossi dall’Unione Europea. Lo hanno detto a Roma gli esperti dell’Istituto europeo per le ricerche sul cervello (Ebri), promosso dal Nobel Rita Levi Montalcini, nell’incontro che ha inaugurato la Settimana del cervello. L’obiettivo è divulgare le ricerche condotte nell’ambito dello Human Brain Project, promosso nel 2013 con una durata di anni e con finanziamento di miliardo di euro. “È uno dei maggiori progetti finanziati dalla Commissione Europea, insieme a quello sul grafene”, ha osservato il direttore scientifico dell’Ebri, Enrico Cherubini. Attualmente, sono coinvolti circa 120 istituti di tutta l’Europa, 12 dei quali italiani. Dopo la fase avvio, l’attenzione si sta concentrando sui segnali che i neuroni si scambiano quando comunicano fra loro e formano le connessioni chiamate sinapsi. Si tratta, allora, di decifrare questo alfabeto molecolare. Stiamo cercando le proteine importanti per la plasticità del cervello”, ha detto Cherubini. Un compito al quale l’Ebri sta lavorando accanto a Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto Superiore di Sanità (Iss), Università Statale di Milano. “Si punta a ottenere una piattaforma tecnologica per la simulazione del cervello in silicio”, che permetta di eseguire simulazioni e prevedere fenomeni che in seguito possono essere validati sperimentalmente. Ad alimentare la piattaforma, ci sono anche i dati clinici forniti dagli ospedali europei associati al progetto: al momento, ha rilevato Cherubini, “questi dati forniscono un enorme database” e in futuro l’obiettivo di questo progetto ambizioso è “inserire nel computer i dati sui sintomi per ottenere diagnosi personalizzate”.

In Italia l’1,7% della popolazione soffre di scompenso cardiaco (circa 1 milione di persone), con un’incidenza di 200.000 nuovi casi all’anno. Inoltre, la prevalenza cresce in maniera esponenziale con l’età: meno dell’1% sino a 60 anni e fino al 20% dopo gli 80 anni. Motivo per cui lo scompenso cardiaco è stato definito come ‘sindrome cardio-geriatrica’ del XXI secolo. Ecco perché parte “Ogni cuore conta. Soprattutto il tuo”, una campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da Novartis, in partnership con l’Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc) e presentata oggi a Roma. Ad aderire, anche quattro società scientifiche (la SIC, Società Italiana di Cardiologia, la SIGG, Società Italiana Di Gerontologia e Geriatria, la SIMG, Società di Medicina Generale e FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti). L’obiettivo della campagna è di diffondere una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza e della severità di questa patologia. Saranno organizzati, tra l’altro, incontri ‘medico-paziente’ in 15 centri ospedalieri. Lo scompenso cardiaco è una malattia cronica e invalidante e, pertanto, ogni iniziativa intesa a promuovere l’informazione e accrescere la consapevolezza sulla patologia, garantendo la migliore prevenzione e cura, va certamente nella direzione di portare all’attenzione generale la gravità di una patologia ancora troppo sottovalutata”, commenta Maria Rosaria Di Somma, consigliere delegato AISC.

Per Ciro Indolfi, presidente della SIC, si tratta diuna sindrome clinica complessa in cui il cuore non è più capace di pompare sangue in misura adeguata alle richieste metaboliche dell’organismo. Lo scompenso cardiaco è una malattia grave, la cui frequenza aumenta con l’età ed è tra le prime cause di ricovero dopo i 65 anni. Lo scompenso cardiaco in un certo senso è ‘il prezzo da pagare per il successo’, poiché le nuove terapie, come lo stent, hanno ridotto la mortalità per infarto miocardico acuto, ma hanno portato allo sviluppo successivo di insufficienza cardiaca”. Per seguire la campagna di comunicazione, si può andare alla pagina Facebook AscoltailTuoBattitoITA.


 


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