ROMA
Un sosia del cervello umano in silicio
di Redazione
Progettare
un ‘sosia’ in silicio del cervello umano, una piattaforma tecnologica che
permetta di scoprirne i segreti più profondi, come il grande acceleratore del
Cern di Ginevra fa con i segreti della materia: è questo l’obiettivo ambizioso
di uno dei maggiori programmi di ricerca promossi dall’Unione Europea. Lo hanno
detto a Roma gli esperti dell’Istituto europeo per le ricerche sul cervello
(Ebri), promosso dal Nobel Rita Levi Montalcini, nell’incontro che ha inaugurato
la Settimana del cervello. L’obiettivo è divulgare le ricerche condotte nell’ambito
dello Human Brain Project, promosso nel 2013 con una durata di anni e con
finanziamento di miliardo di euro. “È uno
dei maggiori progetti finanziati dalla Commissione Europea, insieme a quello
sul grafene”, ha osservato il direttore scientifico dell’Ebri, Enrico
Cherubini. Attualmente, sono coinvolti circa 120 istituti di tutta l’Europa, 12
dei quali italiani. Dopo la fase avvio, l’attenzione si sta concentrando sui
segnali che i neuroni si scambiano quando comunicano fra loro e formano le
connessioni chiamate sinapsi. Si tratta, allora, di decifrare questo alfabeto
molecolare. “Stiamo
cercando le proteine importanti per la plasticità del cervello”, ha detto
Cherubini. Un compito al quale l’Ebri sta lavorando accanto a Istituto
nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto Superiore di Sanità (Iss),
Università Statale di Milano. “Si punta a
ottenere una piattaforma tecnologica
per la simulazione del cervello in silicio”, che permetta di eseguire
simulazioni e prevedere fenomeni che in seguito possono essere validati
sperimentalmente. Ad alimentare la piattaforma, ci sono anche i dati clinici
forniti dagli ospedali europei associati al progetto: al momento, ha rilevato
Cherubini, “questi dati forniscono un
enorme database” e in futuro l’obiettivo di questo progetto ambizioso è “inserire nel computer i dati sui sintomi per
ottenere diagnosi personalizzate”.
In
Italia l’1,7% della popolazione soffre di scompenso cardiaco (circa 1 milione
di persone), con un’incidenza di 200.000 nuovi casi all’anno. Inoltre, la
prevalenza cresce in maniera esponenziale con l’età: meno dell’1% sino a 60
anni e fino al 20% dopo gli 80 anni. Motivo per cui lo scompenso cardiaco è
stato definito come ‘sindrome cardio-geriatrica’ del XXI secolo. Ecco perché
parte “Ogni cuore conta. Soprattutto il tuo”, una campagna di informazione e
sensibilizzazione promossa da Novartis, in partnership con l’Associazione
italiana scompensati cardiaci (Aisc) e presentata oggi a Roma. Ad aderire,
anche quattro società scientifiche (la SIC, Società Italiana di Cardiologia, la
SIGG, Società Italiana Di Gerontologia e Geriatria, la SIMG, Società di
Medicina Generale e FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti
Ospedalieri Internisti). L’obiettivo della campagna è di diffondere una sempre
maggiore consapevolezza dell’importanza e della severità di questa patologia.
Saranno organizzati, tra l’altro, incontri ‘medico-paziente’ in 15 centri
ospedalieri. “Lo scompenso cardiaco è una malattia cronica
e invalidante e, pertanto, ogni iniziativa intesa a promuovere l’informazione e accrescere la consapevolezza sulla
patologia, garantendo la migliore prevenzione
e cura, va certamente nella direzione di portare all’attenzione generale la
gravità di una patologia ancora
troppo sottovalutata”, commenta Maria Rosaria Di Somma, consigliere
delegato AISC.
Per
Ciro Indolfi, presidente della SIC, si tratta di “una sindrome clinica complessa in cui il cuore non è più capace di pompare sangue in misura adeguata alle
richieste metaboliche dell’organismo.
Lo scompenso cardiaco è una malattia grave, la cui frequenza aumenta con l’età
ed è tra le prime cause di ricovero
dopo i 65 anni. Lo scompenso cardiaco in un certo senso è ‘il prezzo da pagare per il successo’, poiché le nuove
terapie, come lo stent, hanno ridotto la mortalità per infarto miocardico acuto, ma hanno portato allo sviluppo
successivo di insufficienza cardiaca”. Per seguire la campagna di
comunicazione, si può andare alla pagina Facebook AscoltailTuoBattitoITA.
|