La psoriasi, una malattia cronica e
ciclica che causa un disordine di crescita della pelle, colpisce
indistintamente uomini e donne. Ne soffrono in Italia circa 2 milioni di
persone anche se un paziente su dieci ha una forma non lieve e moderata, forma
per cui esistono diversi trattamenti. Recentemente, anche in Italia è stata
approvata una nuova terapia che risulta essere efficace fin dalle prime
assunzioni e il cui effetto persiste negli anni. Ne ha parlato in un’intervista
al Corriere della Sera il professor Antonio Costanzo, responsabile dell’Unità
di Dermatologia di Humanitas.
La psoriasi moderata: ne
soffre il 10% dei pazienti
“Nella
psoriasi a placche, le lesioni compaiono per lo più a livello del cuoio
capelluto, del tronco e su braccia e gambe, ma anche le unghie possono essere
coinvolte. Poco più del 10% dei pazienti ha una psoriasi moderata-grave, che
non può essere trattata solo con i trattamenti topici o con le terapie
convenzionali sistemiche – ha spiegato Costanzo –. Circa la metà dei
pazienti che ne soffre si cura nei modi più svariati, ricorrendo anche a
terapie non convenzionali e solo una minoranza assume farmaci davvero efficaci,
assunti in modo appropriato e continuativo. Perché? Le cause sono molteplici,
ma è molto importante che i malati stessi sappiano che oggi è possibile
raggiungere un obiettivo a lungo considerato inarrivabile: ottenere e mantenere
nel tempo una cute completamente libera da lesioni”.
La nuova terapia: pelle
libera da lesioni già dopo una settimana
“Il
nuovo trattamento, rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale, a seguito della
recente approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, è indicato
proprio per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave. Il meccanismo
di brodalumab ‘ha un’azione antinfiammatoria potente e selettiva e un’attività
molto veloce – ha detto il professore –,
perché, immediatamente, le cellule interessate non hanno più segnale
infiammazione e non riescono a mettere in moto tutti i meccanismi necessari a
far diventare la pelle arrossata, a produrre squame”. “Gli effetti si vedono già dalla prima iniezione – ha assicurato l’esperto
– già dopo meno di una settimana. E tutto
questo avviene senza, peraltro, compromettere le funzioni del sistema
immunitario. Il beneficio principale è il livello di ‘pulizia della pelle’ su
cui non si riscontrano più lesioni, un livello che è superiore a quanto abbiamo
avuto finora: più della metà dei pazienti a un anno dall’inizio della terapia
ha la pelle completamente pulita. I risultati si vedono in poche settimane e
perdurano nel tempo, con un
miglioramento significativo della qualità di vita dei malati”. (Humanitas.it)