Se
si presta sempre più attenzione nella vita di tutti i giorni al ruolo dell’alimentazione
in chiave di benessere, il legame fra cibo e insorgenza di tumori è una fonte
inesauribile di domande, spesso con pretese di risposte definitive su tutto. Detto
che esiste una relazione tra dieta e malattie cardiovascolari o tumori e che
una corretta alimentazione può prevenire almeno il 30% dei tumori, è bene però
togliersi facili illusioni su cibi miracolosi, perché un’alimentazione corretta
deve, in ogni caso, essere inserita in uno stile di vita che contempli l’attività
fisica e abolisca fattori di rischio come il fumo. In ogni caso, è bene
precisare che non esistono cibi che in assoluto facciano bene o male. Di
seguito, una rassegna di alcuni alimenti più toccati dai luoghi comuni. Ne
abbiamo parlato con la dottoressa Giovanna Masci, oncologa di Humanitas. Dieta
e tumore, sfatiamo alcuni falsi miti:
Carne
Ci
sono studi recenti che hanno classificato la carne rossa come “probabilmente”
cancerogena e quella lavorata come “sicuramente” cancerogena, in realtà senza
indicare il grado di rischio. Il punto, però, non è decidere l’epurazione della
carne, piuttosto riflettere sul quantitativo da consumare, preferibilmente al
di sotto di due-tre porzioni la settimana per le carni rosse. Consigliabile
anche fare attenzione alle modalità di cottura: preferibili il vapore e il
forno alle grigliate che, sulla base sulla base di alcuni dati, suggeriscono un
maggior rischio di tumore.
Pesce
Visto
come alimento amico della salute, in realtà non ci sono prove inconfutabili che
confermino il suo ruolo anti cancro. Bisogna porre attenzione, soprattutto, per
donne in età fertile e bambini fino a 10 anni, all’inquinamento da mercurio, in
particolare per le specie di grandi dimensioni (pesce spada e tonno).
Latticini
Il
presunto legame tra latte e latticini e aumento del rischio oncologico si basa
soprattutto sul contenuto di grassi saturi e calcio in questi alimenti. In
realtà, un più alto rischio per il tumore alla prostata si presenta per chi ha
consumi di latticini molto elevati, mentre gli stessi avrebbero un effetto
protettivo contro il tumore del colon-retto. Nessun rischio per la salute,
quindi, se il consumo resta nella norma.
Frutta e verdura
Ci
sono prove e controprove: se sono diversi gli studi che parlano del loro
effetto anti-cancro grazie alle fibre e alle sostanze attive come vitamine e
anti-ossidanti, si è osservato che le persone che seguono diete povere di
questi cibi sono quelle più esposte al rischio di sviluppare vari tipi di
cancro.
Zucchero e dolcificanti
Non
ci sono prove di correlazione diretta fra il consumo di zucchero e l’aumento
del rischio oncologico, ma una relazione c’è, seppur indiretta: l’eccessivo
consumo di zuccheri porta a un incremento del peso corporeo, in alcuni casi
anche all’obesità che rappresenta un fattore di rischio per oltre una decina di
tumori (esofago, seno, fegato, stomaco, rene, pancreas, colon-retto, vescica e
utero).
Sale
L’organismo
ha bisogno del sale, ma una dieta troppo salata danneggia anche i reni e le
ossa, aumentando il pericolo di osteoporosi, e apre la via anche al tumore
dello stomaco.
Alcol
È
provato che il consumo di bevande alcoliche sia causa di diversi tumori da
quello del fegato a quelli di bocca, laringe, faringe, esofago, colon-retto e
seno per le donne in post-menopausa. Nel dettaglio, l’OMS ricorda che l’abuso
di alcol causa il 26 per cento dei tumori del cavo orale, l’11 per cento di
quelli colorettali e il 7 per cento di quelli del seno. Gli esperti
sottolineano, inoltre, che non ci sono differenze di rischio legate al tipo di
bevanda alcolica, poiché a danneggiare le cellule è la di quantità etanolo in
queste contenuto.
Integratori e supplementi
I
ricercatori raccomandano di non basarsi su supplementi alimentari per prevenire
i tumori. Dal punto di vista oncologico, i dati dimostrano che alte dosi di
supplementi a base di beta-carotene si associano a un maggior rischio di tumore
del polmone nei fumatori, mentre supplementi a base di calcio e multivitaminici
potrebbero avere un ruolo protettivo nei confronti del tumore del colon-retto.
Secondo gli esperti, ci sono casi in cui l’utilizzo di supplementi è
giustificato: ad esempio, la vitamina B12 per le persone over 50 con difficoltà
ad assorbire la vitamina da fonti naturali oppure ferro e acido folico per le
donne che vogliono concepire o che sono in gravidanza. L’importante è non
assumere integratori e supplementi con leggerezza, ma basarsi su consigli e
prescrizioni degli specialisti dopo le opportune analisi.
La parola di Humanitas
“Per una alimentazione sana ed equilibrata è
importante seguire una dieta varia, costituita sia da prodotti sia animali che
vegetali, senza eccedere nelle dosi, per evitare un eccesso di introito
calorico – ha commentato, infine, la dottoressa Masci –. Inoltre, è consigliato assumere prodotti poco elaborati e freschi,
senza aggiunta di additivi e coloranti”. (Humanitas)