FORTE CORRELAZIONE
Inquinamento atmosferico e depressione
di Redazione
L’inquinamento atmosferico potrebbe
influenzare il nostro cervello ed essere collegato a condizioni di salute
mentale, come depressione e disordini bipolari. A portare nuove evidenze su
questo legame è uno studio pubblicato su Plos Biology, che ha analizzato i dati
di 151 milioni di persone negli Stati Uniti e 1,4 milioni di persone in
Danimarca. Nel nuovo studio, coordinato da Andrey Rzhetsky, genetista presso l’università
di Chicago, l’esposizione è stata mappata a livello di contea e si è cercato di
tenere conto dei fattori confondenti tra cui reddito, etnia e densità di
popolazione. Incrociando i dati atmosferici con le richieste di assicurazione
sanitaria, si è scoperto che il predittore più forte di diagnosi di disturbo
bipolare – dopo l’etnia – era la qualità dell’aria. Dai risultati, è emerso
anche che esiste una forte correlazione, anche se ancora non è possibile
provarne un legame di causa ed effetto, tra inquinamento e tassi più elevati di
schizofrenia, disturbi della personalità e depressione maggiore.Ma in che modo l’inquinamento può
influire sul nostro cervello? Un fattore evidente è il rumore del traffico,
noto per aumentare lo stress e peggiorare la qualità del sonno. Alcuni micro
inquinanti, inoltre, come PM 2,5, possono passare attraverso la barriera emato-encefalica,
potenzialmente interessando il cervello. Un’altra possibilità è che l’aumento
dell’infiammazione nel corpo, causata dall’inquinamento, inneschi la risposta
allo stress del cervello. Una terza ipotesi è che lo smog causi cambiamenti
epigenetici, che influenzano l’attività del DNA, alterando l’equilibrio di
sostanze chimiche cerebrali.
|