MESSINA
“L’Utopia della Terra Patria”. In una Badiazza illuminata
di Redazione
Organizzato dall’Ordine
dei Medici della Provincia di Messina, e dal Centro Italiano di Psicologia
Analitica- Istituto per l’Italia Meridionale e la Sicilia si è svolto nel
complesso monumentale della Badiazza a Messina, l’Evento “L’Utopia della Terra Patria”. Particolarmente significativa la
scelta della Chiesa di Santa Maria della Valle, resa fruibile grazie alla
sinergia tra l’Associazione “Il Centauro
Onlus” e la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della Provincia
di Messina, crocevia di incontro e contaminazione della cultura mediorientale
ed europea, ma anche luogo di rinascita da un oblio di secoli, per la
formazione degli operatori sanitari sugli aspetti etici, psicologici e sociali
che sottendono l’incontro di civiltà. Importante l’intervento di saluto ai
convegnisti dell’assessore Regionale ai Beni Culturali Carlo Vermiglio che ha
insieme al nuovo Soprintendente Orazio Micali, preannunciato possibili
importanti ulteriori sviluppi del sito, che tra l’altro per la prima volta ha
visto una illuminazione di prova della strada di accesso.
Il convegno ha messo
in luce gli aspetti complessi e profondi che rappresentano una nuova sfida alla
quale l’umanità deve adempiere se vuole dare luogo ad una comunità di destino
ed ha offerto diverse chiavi di lettura per quanti hanno voluto comprendere un
fenomeno che genera ansia, timori, incertezze. L’incontro che ha avuto
prestigiosi patrocini, è stato introdotto da Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine
dei Medici di Messina che ha sottolineato l’interesse dell’Ordine di Messina
per il programma “medicina per la pace”
che vede impegnato anche l’Ordine di Palermo, con Enti, Governi ed Istituzioni come
ha esplicitato Francesco la Rosa, psicologo analista nella sua relazione
incentrata sulla clinica degli affetti e da Pasqualino Ancona, direttore del
Centro Italiano di Psicologia Analitica-Istituto per l’Italia Meridionale che
ha evidenziato l’impegno dell’Associazione Iunghiana
nella formazione di operatori anche a Malta e nel Nord Africa.
Matteo Allone,
responsabile scientifico del Progetto formativo ha sottolineato nel suo
intervento di presentazione come sia necessaria una visione utopica verso cui
tendere, meno adesa al confuso e contraddittorio pregiudizio delle masse,
visione utopica che nel presente può consentire l’impossibile. A seguire gli
interventi di Fabrice Olivier Dubosc, terapeuta interculturale e psicologo
analista che ha relazionato sulle “Radici
storiche ed antropologiche delle migrazioni e sul buon uso dell’utopia”,
mentre Ferdinando Testa, psicologo analista didatta C.I.P.A di Catania ha incentrato il suo intervento su “L’Archetipo dell’Esodo tra frammentazione ed
individuazione”. Daniele La Barbera, professore Ordinario di Psichiatria –
Università degli studi di Palermo, “La
fondazione mitica della antropologia e della clinica delle migrazioni”.
Luigi
Baldari, Micropsicoanalista – Responsabile U.O.S. Psicoterapia Studi e Ricerche
Asp Messina, si è soffermato sulla “Dimensione
materna della terra e sull’utopia della cura tra impegno etico e sociale”. Maria
Maugeri Saccà, etnopsicologa e coordinatrice progetti S.P.R.A.R. ha fatto riflessioni etnocliniche sulle “Ferite invisibili nei migranti”. Considerazioni
e frammenti poetici sui migranti sono stati proposti da Tosi Siragusa, nel suo
commento introduttivo. Nel pomeriggio i lavori sono stati moderati da Giuseppe
Mento, presidente dell’associazione “La
Mente”, Archetipi e Territorio e hanno visto gli interventi di: Melania
Mento, ricercatore di Psicologia Clinica Università degli studi di Messina sul “Abitare la terra: viaggi, sogni e
destinazioni”. Mohamed Aguennouz, Dipartimento di Medicina Sperimentale
Università degli Studi di Messina: “Biotica
e Islam”.
Jenny Joffrè, psicologa analista C.I.P.A, ha concluso i lavori con riflessioni condotte sul campo
nell’ambito del Progetto dipartimentale salute mentale: “Zoe in viaggio: tra nostalgia ed incanto”. Emozionante, toccante e
coinvolgente l’esibizione musicale del gruppo Migrantes, di Santino Tornesi,
che insieme a Mohamed Refaat hanno ribadito come questi eventi costruiscono
ponti di vera integrazione. Ha portato i saluti dell’Azienda Demanio Forestale
di Messina il dott. Maranzo in rappresentanza del dirigente Giovanni Cavallaro.
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