Lo storico villaggio di Acqualadroni,
o meglio conosciuto nel dialetto messinese come Acquaruni, ambita meta del
turismo locale del comprensorio messinese di fine anni ‘80, oggi sprofonda nel
degrado assoluto.
A segnalare lo stato di abbandono
è il consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo, sollecitato dagli
abitanti del luogo.
Mario Biancuzzo, in un’attenta
descrizione, mette in evidenza l’abbandono da parte delle istituzioni e la
precarietà nella quale i cittadini vivono.
Il signor Frisone, abitante di Acqualadroni
– ci comunica il consigliere Biancuzzo – ha dichiarato amareggiato, “non sappiamo più a quale Santo dobbiamo
rivolgerci, siamo abbandonati, qui paghiamo solo tasse. È una vergogna!”.
Continua nella sua meticolosa
descrizione Biancuzzo, “La strada
comunale, unico punto di collegamento con la SS113/dir, fu interessata da una
frana a causa dello smottamento del terreno che ne abbattè il muro. Ad oggi,
non è stata ripristinata, nonostante il finanziamento regionale, pari a 300mila
euro e all’impegno che l’assessore Cucinotta promise.
La spiaggia, in alcuni tratti, non esiste più ed il mare minaccia di
danneggiare anche il lungomare; l’arenile è rientrato di parecchi metri e per i
bagnati, praticamente, è rimasto poco spazio. I residenti e vacanzieri ormai
pensano, con malinconia, ad un passato che vedeva un villaggio sempre animato
di villeggianti, di bambini e ragazzi che lo popolavano, nascosti sotto le
imbarcazioni, seduti sui muretti o seduti sulla sabbia, magari sognando un
futuro migliore”.
Anche la titolare della rivendita
di tabacchi, ha voluto dire la sua, “ho
paura quando m’immetto, con la mia macchina, sulla SS113/dir, perché alberi,
rovi ed erbacce coprono la visuale all’uscita ed anche lo specchio è rotto. La
frana del 1° marzo 2011 ormai è coperta da alberi ed erbacce. Qui insistono
gravi pericoli per la pubblica e privata incolumità. Siamo in curva!”.
Conclude Biancuzzo, “chiedo, agli organi preposti ed in qualità di
consigliere circoscrizionale, di provvedere, ognuno per le proprie competenze,
a riportare la situazione alla normalità”.