Il consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo,
mette in evidenza, in modo apprensivo, attento ed oculato, l’annoso problema
della raccolta dei rifiuti, lasciati marcire per intere settimane in quelle che
sono le periferie cittadine.
Le zone di Rodia, San Saba,
Spartà, Mezzana, Tono, Mortelle e, financo, i laghi di Ganzirri dovrebbero
essere, invece, i fiori all’occhiello di una città che vuole vivere di turismo,
compreso quello locale.
Basta passeggiare lungo questi
tragitti per vedere ed appurare il degrado più assoluto.
Eppure, attraverso studi di
settore, la Comunità Europea indica suggerimenti per risolvere la problematica
sia in termini economici che ambientali.
Dall’ultimo rapporto della
Commissione Europea, si evince che, attraverso un adeguato smaltimento dei
rifiuti solidi urbani, il Paese risparmierebbe ben 72 miliardi di euro l’anno,
creando oltre 400 mila posti di lavoro entro il 2020, con un considerevole
aumento del PIL.
Basterebbe creare dei
termovalorizzatori, in aggiunta a quelli già esistenti che hanno prodotto,
negli ultimi anni, energia elettrica e termica pari a circa 600 Gwh.
Tante sono state le lotte, spesso
drammatiche, che hanno coinvolto gli abitanti di intere cittadine, di chi si è
opposto alla costruzione di un termovalorizzatore nei pressi della propria
abitazione ed ancora oggi, nonostante le necessità, non si riesce a venire a
capo a questa, ormai intollerante, situazione.
Inoltre, attività illecite hanno
foraggiato in questi anni, clan malavitosi che, con lo smaltimento illegale,
hanno creato gravi danni all’ambiente, con la creazione delinquenziale di
discariche abusive.
Non ci rimane che un’amara
constatazione, quella che l’Italia diventa uno dei maggiori esportatori
d’immondizia, pagando a caro prezzo quei Paesi dai quali, paradossalmente, ne
acquistiamo poi l’energia. Dunque, un “vizio” ormai conclamato e destinato ad
una cronicità.