CONSUMO ENERGETICO
Prima filiera di biometano agricolo “dalla stalla alla strada”
di Redazione
 Nasce,
in Italia, la prima filiera di biometano agricolo “dalla stalla alla strada”
per raggiungere l’obiettivo di immettere nella rete 8 miliardi di metri cubi di
gas “verde” da qui al 2030. Il protocollo d’intesa è stato firmato a Palazzo
Rospigliosi a Roma da Coldiretti, Bonifiche Ferraresi, A2A, Snam e Gse-Gestore
dei servizi energetici con il coinvolgimento di imprese agricole e industriali,
dei Comuni italiani e, più in generale, di tutti gli attori interessati alla
produzione del biometano e al relativo utilizzo nel settore dei trasporti.
Partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti si
intende arrivare, precisa una nota, alla realizzazione di impianti per la
distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del
trasporto pubblico come autobus e furgoni, le auto private e i trattori per il
lavoro agricolo. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di
gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni
inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca
scientifica in materia di carburanti green.
Il
contributo del biometano alla decarbonizzazione non si limita alla sola fase
del soddisfacimento del consumo energetico. Il suo processo produttivo rende,
infatti, disponibili una serie di altri prodotti, sottoprodotti come il
digestato che utilizzato come materia organica ammendante, migliora la
produttività del terreno agricolo e la sua capacità di trattenere gas
climalteranti. “Un volano importante di
sviluppo – concludono i sottoscrittori dell’intesa – per un Paese come l’Italia che è già al terzo posto in Europa per
consumi alimentati da fonti rinnovabili con una quota complessiva pari al
17,41% del totale dell’energia utilizzata a livello nazionale e ha raddoppiato
in undici anni i propri consumi green da 10,7 milioni di tonnellate equivalenti
di petrolio (Mtep) nel 2005 a 21,1 milioni nel 2016”.
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