mercoledì 17 ottobre 2018
GOLETTA VERDE
Legambiente: mala depurazione in Italia
di Redazione
 Bilancio
critico per la Goletta Verde di Legambiente, rientrata in porto da un viaggio
iniziato il 22 giugno dalla Liguria e terminato in Friuli Venezia Giulia. Solo
il 52% dei 261 punti campionati dai tecnici in aree a rischio, come foci e
porti, nelle 15 regioni costiere italiane è risultato entro i limiti di legge;
il restante 48% è invece “fortemente inquinato” (39%) e “inquinato” (9%) e la
causa di questi risultati è da attribuire alla mala depurazione. Di mancanza di
depuratori, soffrono vaste aree del nostro Paese e, per questo, l’Unione
europea ha emesso due condanne e avviato una terza procedura d’infrazione. Il
monitoraggio di Goletta Verde prende in considerazione i punti a “maggior
rischio” di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di
Legambiente e dei cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.
Le
foci dei fiumi, dei canali, dei corsi d’acqua, gli scarichi sospetti e altri
punti critici rappresentano il 57% dei punti campionati dai tecnici di Goletta
Verde e sono i luoghi dove si concentrano le maggiori criticità: su 149 foci
monitorate, 106 (il 71%) sono risultate “fortemente inquinate” (il 61%) e “inquinate”
(il 10%). Il 43% dei punti campionati sono, invece, spiagge. I parametri
indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli). “La grande opera pubblica di cui non si parla
mai nel nostro Paese è il completamento della rete fognaria e di depurazione
delle acque reflue – dichiara il direttore generale di Legambiente Giorgio
Zampetti –. La mala depurazione è un’emergenza
ambientale che va affrontata con urgenza, visto che siamo anche stati
condannati a pagare all’Ue una multa
da 25 milioni di euro, più 30 milioni ogni sei mesi finché non ci metteremo
in regola”.
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