mercoledì 23 gennaio 2019
CACCIA
D.L Semplificazioni. Ritirati gli emendamenti in materia di caccia
di Redazione
 Per
fare leva sulla consueta emotività – e quasi totale mancanza di conoscenza
della materia – di cittadini e larga parte della classe politica, li avevano al
solito ribattezzati “emendamenti sparatutto”. In realtà, si trattava,
soprattutto, di chiarimenti e semplificazioni, appunto, destinati a risolvere
motivi di contenzioso in ambito di regolamentazione venatoria. Così adesso, ENPA,
LAC, LAV, LIPU e WWF – tutte a buon titolo non più associazioni ambientaliste,
ma dichiaratamente animaliste – possono esultare per il ritiro degli
emendamenti che erano stati presentati al Senato dalla Lega in sede di
conversione del decreto-legge “Semplificazioni”.Cosa
ci sia da essere soddisfatti per non aver consentito di chiarire a livello
nazionale la ormai annosa questione dell’annotazione sul tesserino dei capi
abbattuti o dell’impiego di personale formato sotto il controllo delle
pubbliche amministrazioni per le operazioni di contenimento della fauna
invasiva, leggi soprattutto cinghiali che continuano a provocare danni all’agricoltura,
incidenti e morti, vorremmo essere in grado di capirlo anche noi e ci
piacerebbe lo spiegassero ai cittadini, invece di nascondersi dietro
trionfalistici comunicati da salvatori della Patria. Ma, ovviamente, se ne
guardano bene, non avendo argomenti che non siano le solite ragioni emotive e
il consueto spauracchio di infrazioni europee mai realizzatisi in campo
venatorio, mentre bene altra storia, ma questo se ne guardano bene dal dirlo,
si ha in materia ambientale. E noi, cittadini, prima che cacciatori, intanto,
continuiamo a pagare il conto di un animalismo senza senso e senza logica.
Federazione Italiana della Caccia
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