IN 30 CITTÀ ITALIANE
Grande successo per la Notte Europea della Geografia
di Redazione
 “La
Notte Europea della Geografia è stata fondamentale e interessante. Oggi, la
Geografia non è solo lo studio dei Paesi, delle diverse Nazioni, ma è anche
studio di prospettiva per capire come cambierà il mondo. Con la nuova
tecnologia siamo sempre più cittadini del Mondo, in quella che ho definito la
città interetnica. “Il sogno in cui tutti
noi potremmo essere cittadini del Mondo di un unico mondo – ha dichiarato
Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo che, presso il Museo
della Pace di Napoli, ha ospitato uno degli eventi principali programmati nell’ambito
della Notte Europea della Geografia – di
un’unica grande città. Ma il problema è che questo Mondo ce lo stiamo giocando.
Non siamo rispettosi delle regole minime
di coesistenza e di rispetto della Terra. Il primo tema è ‘Salvare la Terra’, essere rispettosi della
nostra Casa comune e, all’interno di tutto, questo comprendere i mutamenti
geostrategici, geopolitici e geostorici, in modo tale da capire dove va il Mondo e, soprattutto, come noi possiamo
tutti insieme operare per salvarlo e per una nuova Geografia dell’Etica e per una nuova Geografia dell’Umanità”.
Aprile
2020. Vienna Cammarota partirà a piedi da Venezia per Pechino – 7887 Km a
piedi. Durata un anno
“Sono stata felicissima di essere stata
invitata e di partecipare alla Notte Europea della Geografia. C’è un mondo
accademico che non conoscevo e che è dinamico, attivo. Nell’aprile del 2020,
all’età di 70 anni partirò da Venezia e attraverserò la Croazia, la Slovenia,
la Serbia, la Bulgaria, la Turchia, poi i Paesi ex URSS come Uzbekistan per arrivare
in Cina. L’obiettivo non è solo quello di attraversare alcuni dei luoghi di
Marco Polo – ha dichiarato Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica, oggi di anni 69 –, ma soprattutto per raccontare più popoli
insieme e far comprendere che esiste un mondo fatto di scoperte”.
A
Napoli grande interesse per l’intervento del Console della Tunisia Beya Ben
Abdelbaki Fraua
“Nel Mezzogiorno, abbiamo ben 22.000 tunisini
che sono residenti in Campania, Calabria, Molise, Basilicata ed in Puglia –
ha dichiarato Beya Ben Abdelbaki Fraua, console della Tunisia –, e, dunque, la Geografia oggi non è una
materia che tiene conto anche di questi cambiamenti sociali. Le persone
cambiano, si trasferiscono da una Nazione all’ altra. La Tunisia è un ponte
sociale e culturale. La Notte Europea della Geografia è riuscita a trattare
tutte queste tematiche sociali e scientifiche”.
La Notte Europea della Geografia è
stata un grande successo
“Ben 50 iniziative in 30 città italiane, con
esplorazioni urbane, tavole rotonde e con l’uso pubblico dei nuovi e vecchi strumenti della geografia
(satelliti, droni, GIS, geodata, atlanti, carte antiche) e, inoltre, anche mostre interattive, percorsi
geoletterari, raccolte di vedute di città e paesaggi dei grandi viaggiatori del
passato e poi giochi geografici, spettacoli musicali, degustazioni geo-ragionate
di prodotti del territorio, aperture al pubblico di luoghi storici e laboratori
della geografia e molto altro. La ‘Notte
europea della Geografia’ è un’iniziativa di rilievo continentale promossa dall’EUGEO (l’Associazione che riunisce
tutte le società geografiche europee) a cui, in Italia, partecipano i maggiori sodalizi geografici
Italiani, i ricercatori delle università e semplici appassionati. L’obiettivo è diffondere una nuova cultura del territorio
contribuendo, al tempo stesso, a far
conoscere il lavoro del geografo dando visibilità alla ricerca e all’educazione
geografica come elementi
indispensabili nella cultura del Paese.
Elementi necessari per
ottenere una corretta e responsabile gestione del territorio, per apprezzare il valore delle bellezze della Terra e per la
formazione di cittadini consapevoli e attivi. Una solida ‘intelligenza spaziale’ nel mondo
contemporaneo è, infatti, sempre più importante e preziosa non solo nella fase
della formazione ma per tutta la durata della vita. Il Coordinamento dei
Sodalizi Geografici Italiani: Andrea
Riggio (AGeI), Riccardo Morri (AIIG), Giuseppe Scanu (AIC), Carla Masetti (CISGE), Filippo Bencardino (SGI),
Egidio Dansero (SSG). Ha aderito all’iniziativa anche la Rete dei Laboratori geografic (LabGeoNet)”.
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